Il territorio comunale di Coazze si situa al limite estremo della Val Sangone, incastonato tra la Val di Susa (comuni di San Giorio, Villar Focchiardo, Sant’Antonino, Vaie e Chiusa San Michele) e la Val Chisone (comuni di Roure e Perosa Argentina).
L’abitato di Coazze si apre su un soleggiato e vasto pianoro, derivante dal modellamento dei depositi morenici e fluvioglaciali, delimitato a sud dal corso del Sangone e a occidente dalle propaggini orientali del massiccio alpino dell’Orsiera Rocciavré. L’andamento est-ovest della valle ha consentito l’edificazione della maggioranza degli insediamenti sul versante esposto a mezzogiorno, più asciutto e soleggiato.
Il paesaggio dell’area che circonda l’abitato è tipicamente alpino: prati irrigui, castagneti ed estese faggete nella parte più bassa, subito seguiti da ampi pascoli appena punteggiati da conifere e rododendri a quote più elevate, fino a giungere alle creste rocciose delle montagne che riparano la valle dai venti freddi, mitigandone il clima. Tanti piccoli laghi alpini appaiono incastonati tra le creste e i pascoli.
Sorgenti freschissime alimentano il Sangone e i numerosi affluenti che, dopo il ritiro dei ghiacciai, hanno inciso e dato forma alla valle. Il ramo principale del torrente scorre nel vallone di Forno, ricco di borgate e percorso dalla pista agrosilvopastorale che conduce prima all’Osservatorio per l’Ambiente, la Palazzina Sertorio, poi agli alpeggi dedicati alla produzione del cevrin di Coazze del Sellery inferiore e del Sellery superiore, con il suo rifugio Fontana Mura, fino alle sorgenti del Sangone e al colle della Roussa, posto a confine con la Val Chisone. Spostando lo sguardo verso oriente, si incontra il vallone della Balma dominato dalla cima del Rubinet, sotto la quale si trova il rifugio CAI della Balma. Seguono la valle del Ricciavrè, con l’antica miniera di talco Garida e il Ciargiur, altro rifugio del CAI, e infine il vallone di Indiritto, percorso dal Sangonetto, lungo il quale si può salire al Colle del Vento attraverso l’Alpe Palé, Pian Gorai e l’Alpe di Giaveno, ammirando luoghi di grande interesse geologico (geositi) e, sulla sinistra, la cresta dei Picchi del Pagliaio con la loro storica parete di roccia.
Gran parte del territorio coazzese è compreso nell’area protetta del Parco Naturale Regionale Orsiera-Rocciavré di cui Coazze costituisce una porta di accesso naturale. Un’altra zona di grande interesse ambientale è quella dell’area comunale vincolata del Bosco Ugo Campagna, creata e gestita da Pro Natura Torino, nella zona di borgata Valsinera, lungo il pendio che scende dallo spartiacque con la Val di Susa verso Selvaggio Sotto (Comune di Giaveno).
Il comune comprende un’infinità di caratteristiche borgate alpine disseminate intorno al capoluogo, il cui nucleo centrale è denominato dalla gente del posto Vilë’ (Villa). Si tratta di una zona tra le più frequentate, che raccoglie gli edifici istituzionali più importanti per la vita del paese. All’ingresso del paese, affacciata sulla piazza della Vittoria con il monumento all’Alpino, si trova la Parrocchia di Santa Maria del Pino con il suo celebre campanile simbolo del paese, mentre, nella zona più a monte ci sono il Municipio vecchio (l’edificio che da alcuni anni ospita l’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone, l’Ecomuseo della Resistenza, il Labsol e l’Ufficio turistico), la Cappella della Confraternita (forse un tempo chiesa parrocchiale) situata in Piazza Gramsci (conosciuta come la Piazza a monte, poiché è, tra le piazze del paese, quella posta più in quota), il Tempio valdese e il Palazzo del Conte, l’attuale sede del Municipio, circondato dal Parco comunale.